In questi giorni stavo
pensavo ad un argomento per il blog perché ho sempre una voglia matta di
pubblicare qualcosa ma PUNTUALMENTE la fantasia è sotto lo zero.
Tuttavia mentre stavo
pian piano diventano un amanuense a forza di ricopiare gli appunti del mio
corso di italiano, mi è venuto il lampo di genio : PERCHÉ NON PARLARE
DELL’UNIVERSITÀ?!?
In effetti è un
argomento che potrebbe interessare a molti, dato che sicuramente tra i nostri
lettori si aggirano coloro all’ultimo anno di superiori e quindi in procinto di
decidere se continuare o meno a studiare ma soprattutto, di cosa scegliere se
la risposta fosse proseguire gli studi.
Dato che sono ancora
una novellina per quanto riguarda la parte tecnica dell’università e ancora un
po’ faccio fatica a capire, ve la lascio spiegare principalmente da Mars che ha
già terminato questo percorso.
Uhm, Elly ha avuto
veramente un'ottima idea, ma da cosa potremmo partire? Iniziamo dal dire che
dovete sfruttare e avere l'occasione di partecipare a quegli eventi che vi
permettono di introdurvi nel mondo universitario, come ad esempio il JobOrienta
che – chi ne è a conoscenza - sa che è uno dei più importanti e ogni anno
attira veramente molti studenti che essi decidano di continuare a studiare o
meno, c'è anche la sezione per il lavoro – oppure gli Open Day che, credetemi,
possono essere gli strumenti che fanno la differenza. Siete indecisi perché non
avete idea di come funzioni? Nessun problema; studenti come voi (anche se un
pochino più grandi) vi spiegheranno – sia a grandi linee che in modo
approfondito – tutto quello che c'è da sapere sui corsi, sulle modalità di
lezione e tutto quello che ne segue. Ovviamente, informatevi se l’università
che volete frequentare è a numero aperto o chiuso. Per quelle a numero chiuso
sono disponibili delle sessioni di verifica dei requisiti necessari per l’accesso,
ma questo vi verrà spiegato quando
andrete a chiedere maggiori informazioni.
Quando entrate nel
mondo universitario, la vostra concezione di apprendimento diciamo che potrebbe
variare, dipende anche molto dalle capacità che ha una persona di adattarsi
alla situazione. Non è come quando entravate in classe a scuola che il
professore fa l'appello, vi conosce un po', sa come siete fatti, se siete un
po' timidi e tutte quelle cose che, bene o male, vedendovi praticamente ogni
giorno, possono intuire.
I professori
universitari vedono migliaia di studenti ogni anno, nuove facce ad ogni
semestre e, se hanno più di un corso, faranno veramente molta fatica a
ricordare anche di avervi visto a tutte le lezioni. Elly mi ha consigliato di
riportare quello che le dissi quando parlammo dell’università. L’ansia si stava
facendo sentire parecchio, è normale quando si è matricole (ci sono passata),
allora per farla anche un po’ sorridere le dissi: “L'università non è come la scuola;
all'università – all'inizio – è come entrare nello stesso supermercato più
volte e il cassiere ancora non si ricorda di averti già visto per la
tremillesima volta”.
Io per natura sono una
persona molto timida e ansiosa, e i professori che avevo a scuola me lo
dicevano spesso che dovevo un po' uscire da questa bolla per potermi realizzare
meglio e, nonostante io abbia fatto molta fatica, alla fine ce l'ho fatta.
Mettere da parte la timidezza (l'ansia fa parte di me; io sono l'ansia e
l'ansia è me - prossimamente al cinema), mi ha aiutata ad aprirmi un po' di più
e, potrei dire che mi è stato d'aiuto, ogni volta che mi sono trovata davanti
ad un professore che di me non sapeva proprio niente.
Soprattutto, cercate di
farvi degli amici, trovate qualcuno con cui passare il tempo nelle ore in cui
non c'è lezione, con cui confrontare gli appunti e farsi passare delle notizie
nel caso ve lo foste persi a lezione oppure eravate assenti. L'università è
anche un'esperienza per maturare meglio nelle relazioni (io non ho brillato,
certo, ma non ho nemmeno fatto così tanto schifo).
Per
quanto riguarda gli esami, più ciò che avete scelto di fare vi piace, più vi
verrà meglio studiarlo e passerete gli esami ad occhi chiusi (per così dire).
C'è molto da studiare, questo è vero e c'è anche da soffrire parecchio (se poi
siete come me, c'è da impazzire) però è anche vero che non ci sono
interrogazioni o compiti in classe ogni settimana e questo dà una maggiore
possibilità per sistemare gli appunti, cominciare il libro dell'esame e
prepararsi per quando arriva la sessione (ci sono quella autunnale, quella
invernale e quella estiva, in cui ci saranno tutti gli esami che dovrete dare;
cercate di scegliere un tot di esami a sessione, se preferite fare subito i più
facili o i più difficili è una vostra scelta). Ma soprattutto, non date
troppo retta alle voci di corridoio quando parlottano di un professore.
Piuttosto che farvi dire da un'altra persona che ha già fatto quell'esame e vi
ha parlato in modo molto poco convincente di quel determinato professore,
andate ad ascoltare un esame, se è in aula è più facile, se è in studio un po'
meno perché a volte viene chiusa la porta ed è difficile sentire che domande
faccia o come si comporta).
Ora dopo aver visto
COME funziona l’università vorrei parlarvi della scelta.
Come penso voi abbiate
capito scegliere la facoltà da intraprendere non è per nulla facile : si
certamente si è sempre in tempo per cambiare ma l’azzeccare al primo colpo
sarebbe la cosa migliore (per poi anche evitare spiacevoli intoppi).
La scelta universitaria
è molto molto importante: determina cosa tu voglia diventare da grande, quale
sarà la tua carriera e il tuo futuro. Tolta la scelta su un
piano che riguarda le varie facoltà, uno dei problemi secondo me principali è
l’influenza di chi ti sta attorno.
Purtroppo non tutti
hanno una scelta davvero libera e ci saranno sempre il genitore, il nonno, la
sorella, il professore che saranno determinanti nel percorso da intraprendere e
moltissime volte, sarebbe una scelta forzata.
Sovente si sceglie, con
amarezza, di non andare contro alle imposizioni dateci e di sprecare tempo ed
energie studiando qualcosa che non ci piace affatto.
Alla fine si, è tempo
sprecato.
È tempo che si sarebbe
benissimo potuto impiegare in qualcosa che davvero amiamo, che davvero ci fa
svegliare la mattina carichi e che ci fa venire voglia di metterci con la testa
sui libri.
Io sono stata
fortunata, i miei genitori (anche se tutt’ora non sono pienamente convinto)
hanno lasciato scegliere a me in che facoltà mettere TEMPO e soprattutto SOLDI.
Per quello che vi posso
dire cercate in tutti i modi di scegliere voi per voi, la vita è la VOSTRA non
dei vostri genitori.
Potrà essere vista come
una delusione da parte loro, all’inizio però; perché io sono sicura che vedendo
i risultati che porterete a casa faranno cambiare loro idea.
I genitori avranno per
sempre un controllo ed una influenza decisivi nella vita dei loro figli ma una
cosa è certa: vedervi felici, soddisfatti di voi stessi e di quello che
starete ottenendo, varrà sicuramente 100 volte in più di fare psicologia invece
che beni culturali.
Sono ancora qui, sono
ancora Mars, vi sono mancata? Comunque, quello che dice Elly è vero, molti
genitori vorrebbero che i figli frequentassero una determinata un'università
anche se magari frequentando quella che vorrebbero loro, magari, avrebbero già
un lavoro pronto una volta finito (finendo a lavorare per uno dei genitori,
ammetto che può succedere, oppure da un conoscente dei genitori che si prende
la responsabilità). Se ci sono persone che vogliono fare quel tipo di lavoro,
non c'è niente di sbagliato, assolutamente, ma se la vedete più come una
forzatura, decidete voi cosa è meglio per voi stessi.
Anche i miei genitori
erano un po' contrari al fatto che avessi scelto un'università completamente
diversa da quelli che erano stati i miei studi precedenti, ma alla fine mi
hanno sostenuta e mi ha fatto piacere portare a casa buoni voti agli esami
(ripeto, non ho brillato, ma mi sono impegnata) e vederli orgogliosi di me, il
giorno della mia laurea, mi ha fatto capire che mi hanno lasciato la libertà di
scelta proprio perché trovassi la strada che più faceva per me, perché è così
che dovrebbe andare e ne sono stata davvero molto felice.
Potete farcela, noi siamo con voi!
Speriamo che questo
post possa avervi aiutato un minimo a capire su cosa basare la vostra scelta (e
il vostro futuro??) e niente, speriamo di non avervi annoiato! Se volete farci sapere la vostra esperienza o altro, vi aspettiamo numerosi nei commenti! Vi ringraziamo
per l’attenzione che ci date e che continuate a darci e, davvero, grazie,
grazie, grazie.
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