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sabato 10 marzo 2018

Il lato oscuro: che cos'è il K-pop?


Peggio del fenomeno di X-Files; nemmeno Mistero è riuscito a scalfire la dura pietra di cui è costituito per poter scavare a fondo ed estrapolarne il nucleo. Come farà una persona sola a fare ciò che i grandi non sono ancora riusciti a fare?




Ci stavo proprio pensando qualche mattinata fa; nelle ultime settimane ci siamo trovati davanti a questo fenomeno che sta crescendo sempre di più, raggiungendo una fama che possiamo definire mondiale, ormai. Il problema è questo: avete visto qualcuno che ne parla senza pregiudizi o credendosi superiore? Ho letto molti articoli, su questo strano mondo, addirittura inviati televisivi alle Olimpiadi ne hanno parlato, tralasciando molte cose, e gli unici ad averne parlato bene sono i conduttori radiofonici di RaiRadio2 nel programma SAFAR (e colgo l'occasione per ringraziarli e vi lascio il link della replica del programma in cui ne parlarono). 
Inoltre, lo dico subito, ho deciso di dividere questo argomento (vasto tanto quanto il deserto del Sahara) in più parti per fare in modo che le persone non si annoino troppo nella lettura del mio post, perché mettere tutto compattato in uno solo sarebbe un vero dramma e verrebbe chilometrico, quindi ho preferito fare così!

Quindi la domanda è: cos’è il K-pop?

Il K-pop, da definizione, è la musica popolare coreana (in questo caso sudcoreana, la Corea del Nord ha regole molto ferree sulla diffusione e l’ascolto della musica). Cancellate proprio dalla testa il fatto che "sia nato ieri" perché esiste da tempo immemore e molti sono i gruppi che ne hanno fatto la storia (per citarne alcuni, basti pensare ai Super Junior – che sono tornati sulle scene poco tempo fa, i Big Bang, le Girl Generation o, se vogliamo andare ancora più indietro, gli Shinhwa – e qui parliamo del 1998). Una diffusione maggiore la troviamo sicuramente intorno agli anni in cui piattaforme come YouTube hanno cominciato ad essere presenti nella routine quotidiana di ogni singolo individuo; è quindi diventato più facile poter vedere un video musicale, un video lyrics (con le traduzioni incorporate) ecc. Potremmo anche parlare di Twitter, Facebook, insomma, ogni mezzo di diffusione delle informazioni presente sul web ha avuto la sua parte nel trasportare questo fenomeno verso un pubblico sempre più ampio!

Non mi metterò a scimmiottare gli articoli che già sono stati scritti, non mi sembra il caso, vorrei solamente non vi faceste una brutta idea, non vi fermaste alle cose superficiali come “cantano in una lingua che non comprendo”, “sono tutti uguali”, “hanno gli occhi a mandorla”. Oltre ad entrare io stessa a far parte di diritto nel K-pop (come ho già detto, gli occhi a mandorla li ho anche io e non ci vedo proprio niente di male), ci sono delle questioni che vanno messe in chiaro. E questo a partire dalla lingua in cui cantano.





I coreani parlano, scrivono, leggono e vivono l’Hangul ( 한글, l’alfabeto coreano) che nel 1997 è entrato nella lista delle “Memorie del Mondo” istituita dall’UNESCO (mica cose da niente). 
Non è facile imparare una lingua nuova (anche perché, come con il Giapponese e, probabilmente, anche il Cinese, chi sta cercando di imparare, viene invitato anche a studiare la cultura e le tradizioni, e molte volte rischiano di non essere comprese o, addirittura, prese in giro), ma non vi è nulla che lo impedisce. Anche perché, non tutti nasciamo sapendo già tutte le lingue del mondo, ad esempio, quando andiamo a scuola ci insegnano l’inglese (seconda lingua per eccellenza, insegnata appunto nelle scuole e prima lingua parlata in tutto il mondo, la seconda è il cinese) e grazie a questo possiamo capire quando parlano le altre persone, possiamo ascoltare i testi delle canzoni in quella lingua, possiamo leggere libri ecc, ecc, ecc. 
Con il coreano è la stessa identica cosa. C’è chi lo impara e chi no, ma questo non frena una persona dal volersi avvicinare maggiormente all'artista che le piace in quel momento. Per facilitare la comprensione, sono presenti moltissime fonti che permettono di avere una traduzione di un determinato testo. Io ad esempio uso spesso Color Coded Lyrics (che ha i lyrics in Hangul, in Hangul romanizzato e in inglese, in più i testi sono di colori diversi in base a chi canta un determinato verso) e poi, ma questo me ne sono accorta solo ultimamente, anche Genius (che riporta anche dei piccoli commenti fatti direttamente dall’artista in questione e dà la possibilità di ascoltare il brano direttamente sulla pagina del testo).

Spero in una apertura mentale comune, spero anche nell'abbattimento dei muri che si innalzano vero le persone che provengono da culture lontane da noi e nel cominciare a non vedere gli asiatici come "tutti uguali" perchè come voi e molti, molti altri, sono prima di tutto delle persone.
Con questo post non si vuole assolutamente spingere le persone ad ascoltare una musica che loro non piace (è come il cibo, un libro, ecc, prima di dire che non piace, bisogna provare), ma solo provare a mettere in chiaro che non sono alieni o altro, che sono perfettamente umani e come me o voi, vivono intensamente per poter realizzare tutto quello che hanno sempre sognato.
Detto questo spero che la prima parte del lungo argomento di cui vorrei parlare non sia stata troppo noiosa e spero di rivedervi anche nelle restanti parti che ancora non so quante saranno e probabilmente non sarò l'unica a parlarne! Se volete più informazioni, se avete qualcosa da aggiungere (vi ricordo che è solo il primo post questo), potete farlo nei commenti!

Vi ringrazio davvero molto per la vostra attenzione!

- Mars.



1 commento:

  1. Finalmente leggo un post sul kpop che ne parla in maniera pulita e molto informata ♡

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